IL VIALE DELLE GIUSTE – Biografia Diana Obexer Budisavljevic (1891-1978)
IL VIALE DELLE GIUSTE - BIOGRAFIA
DIANA OBEXER BUDISAVLJEVIC
(15 gennaio 1891 - 20 agosto 1978)
Diana nasce ad Innsbruck e lì vive fino al 1919, anno in cui si trasferisce a Zagabria dove il marito Julijie Budisavljevic, di origine serba, è stato nominato professore di chirurgia presso la facoltà di Medicina. La Croazia, entrata a fare parte del Regno di Serbia-Croazia e Slovenia dopo la fine del primo conflitto mondiale è un territorio in cui convivono croati, sloveni, serbi, bosniaci, rom, ebrei, musulmani, cattolici e ortodossi . La vita di Diana è all’insegna di una borghese tranquillità fino a quando lo scoppio della seconda guerra mondiale e l’invasione del territorio balcanico da parte delle truppe tedesche naziste e delle truppe italiane fasciste, non ne sconvolgono il ritmo e la spingono a mettere in atto scelte di straordinaria Resistenza civile. Il 10 aprile 1941 nasce, su volere di Hitler e Mussolini, la Nazavisma Drzava Hrvatska (NDH) stato indipendente croato, con al vertice dell’Amministrazione Ante Pavelic, capo del movimento fascista e nazionalista degli Ustascia. Inizia il processo di croatizzazione del territorio che vede la creazione di numerosi campi di concentramento dove vengono internati serbi, rom, ebrei, bosniaci e dissidenti politici. Le condizioni di vita nei campi sono disumane e il tasso di mortalità si rivelerà poi, in proporzione, superiore a quello dei più noti campi di concentramento nazisti. Diana riceve presto notizie su questi campi e, sgomenta, decide di reagire. Mette insieme un gruppo di collaboratori, anche croati, e nell'ottobre del 1941 nasce “’ L’ Azione”, associazione che interverrà all’interno dei campi di concentramento in collaborazione con organizzazioni internazionali come la Croce Rossa e la Charitas. Il primo campo che visita è Stara Gradiska dove sono internate solo donne e bambini. Le è subito chiaro che, oltre che fornire cibo e vestiario, è importante fare uscire dal campo i bambini, i più indifesi di fronte alle pessime condizioni della prigionia e a maggior rischio di morte. Avvalendosi delle sue conoscenze, anche fra gli stessi esponenti governativi, a partire dal febbraio del ’42 Diana fa uscire dai vari lager e salva circa 12000 bambini (nei campi sono morti circa 60.000 bambini). In tre anni Diana e i suoi collaboratori creano una rete solidale di Istituzioni e famiglie che accolgono i salvati. Diana redige con meticolosità anche un registro di tutti gli affidatari, per potere poi rintracciare, a guerra finita,i piccoli e ricongiungerli ai loro familiari in tempi brevi. Il 28 maggio ‘45 il governo titino le confisca lo schedario e fa cadere su di lei il silenzio, forse perché Diana non è membra del Partito ma una “ borghese straniera”. Diana, completamente dimenticata, ritorna nel 1972 a Innsbruck dove muore sei anni dopo. Nel 2003 viene pubblicato il suo diario. Giusto, seppur tardivo, riconoscimento.
IL VIALE DELLE GIUSTE
Concorso per le scuole di ogni ordine e grado a.s. 2017/2018
DIANA OBEXER BUDISAVLJEVIC – DONNA GIUSTA scelta dalla classe 5°G dell’ Istituto Tecnico Economico “Agostino Bassi” di Lodi
Progetto nato in collaborazione con la Toponomastica femminile
IL PARCO MUSEO DELLA LIBERA REPUBBLICA DI ALCATRAZ
ALLA SCOPERTA DELL'UMBRIA