IL VIALE DELLE GIUSTE – Biografia Azucena Villafor (1924 – 1977)
IL VIALE DELLE GIUSTE - BIOGRAFIA
Azucena Villaflor
(1924 - 1977)
Azucena Villaflor, madre coraggio argentina, proviene da una famiglia di classe operaia. Sua madre, Emma Nitz, ha solo quindici anni quando Azucena nasce, e suo padre, Florentino Villaflor, un operaio in una fabbrica di lana, ne ha 21. A sedici anni, Azucena inizia a lavorare come telefonista in un'azienda di elettrodomestici. Lì conosce Pedro De Vicenti, delegato sindacale, con cui si sposa nel 1949, a 25 anni, e dal quale ha quattro figli: Pedro, Néstor, Adrián e Cecilia. Il 30 novembre 1976, otto mesi dopo l'inizio della dittatura militare argentina, uno dei figli della donna, Néstor De Vicenti, e la sua fidanzata, Raquel Mangin, vengono sequestrati. Azucena Villaflor inizia la sua ricerca.. Dopo sei mesi di infruttuose ricerche, Villaflor, insieme ad altre persone che si trovano nella stessa situazione, decide di cominciare una serie di manifestazioni per pubblicizzare il caso, per costringere il governo a rispondere ufficialmente alla protesta. Lancia perciò la parola d’ordine: “Todas por todas y todos son nuestros hijos”: Tutte per tutte e tutti sono nostri figli. Il 30 aprile 1977, la donna, insieme ad altre tredici madri, si radunano a Plaza de Mayo, nel centro di Buenos Aires, di fronte alla sede del governo, la Casa Rosada. In seguito all'imposizione giudiziaria di non fermarsi né "raggrupparsi", ma di "circolare", le donne decidono di camminare intorno alla piazza. Si presentano con un fazzoletto bianco in testa, recante il nome del figlio scomparso. La prima “marcia” si svolge di sabato, e non ottiene particolare seguito, ma con il passare del tempo l'appuntamento, spostato al pomeriggio di ogni giovedì, rappresenterà una costante spina nel fianco della dittatura militare, facendo conoscere al mondo il dramma dei “desaparecidos”. Il 10 dicembre 1977, il Giorno Internazionale dei Diritti Umani, le Madres pubblicano un annuncio nel giornale con i nomi dei loro figli scomparsi. Quella stessa notte, Azucena Villaflor viene sequestrata da un gruppo armato nella sua casa di Avellaneda. Secondo alcune testimonianze, viene reclusa nel campo di concentrazione della ESMA, un luogo di tortura. Pochi mesi dopo, i suoi resti saranno restituiti dal mare e, solo dopo l’avvento della democrazia in Argentina, saranno riconosciuti a seguito di un esame del DNA. I suoi resti saranno cremati, e le ceneri seppellite ai piedi della Piramide di Maggio, al centro della Plaza de Mayo, l'8 dicembre 2005, al termine della venticinquesima marcia di resistenza delle Madri. I suoi figli sopravvissuti hanno scelto il luogo.
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