IL VIALE DELLE GIUSTE – Biografia Filiz Saybak (1982 – 2014)
IL VIALE DELLE GIUSTE - BIOGRAFIA
Filiz Saybak
(1982 - 2014)
La sua vita si concentra in trentadue anni: anni durante i quali vive con la famiglia a Mezri e a Turgut Reis (piccoli villaggi curdi). Anni in cui tutto viene condiviso, anni di felicità, vissuti accanto alla famiglia e ai cari. Filiz non avrebbe mai rinunciato al fratello Harun, ma è costretta a farlo quando lui va sui monti a combattere contro l'ISIS e contro lo Stato turco, per un Kurdistan libero. È un periodo in cui si combatte non solo contro un regime, ma anche per la libertà, l'autodeterminazione dei popoli e degli individui, per i diritti delle donne. Ragazze nate nel suo stesso anno, con l’unica fortuna di essere nate da un’altra parte del globo, al ventiduesimo anno di età frequentano l’università, vivono gli amori, si divertono in discoteca. Filiz, invece, all’età di ventidue anni abbandona le persone care, la famiglia, il villaggio e il suo nome. Si reca sul monte Qandil, tra le foreste e la neve, dove entra a far parte del gruppo speciale del PKK, il partito dei lavoratori del Kurdistan, e dove diventa la comandante della sua squadra. Il suo nome da guerriera diventa “Avesta Harun”, in onore e ricordo del fratello. Avesta lotta per la libertà, per una società democratica. Lotta per il fratello, per la famiglia e per il mondo intero. Il 12 settembre 2014, guida gruppi di uomini e donne in un'azione congiunta e vittoriosa contro le milizie islamiche che opprimevano i villaggi attorno al campo profughi di Maxmur. Viene ferita da due cecchini e durante il disperato tentativo di portarla in salvo, i bellissimi occhi verdi di Avesta si sono chiusi per sempre. Avesta è morta, ma è diventata immortale. I curdi hanno consacrato un monumento in suo onore. In Italia, Marco Rovelli ha pubblicato un libro su Avesta: ‘La guerriera dagli occhi verdi’.
Filiz Saybak – DONNA GIUSTA scelta dalla classe 2°E Liceo Vegio – Lodi
Progetto nato in collaborazione con la Toponomastica femminile
IL PARCO MUSEO DELLA LIBERA REPUBBLICA DI ALCATRAZ
ALLA SCOPERTA DELL'UMBRIA