IL VIALE DELLE GIUSTE – Biografia Ruth First (1925 – 1982)

Giornalista acuta e coraggiosa, attivista e sociologa sudafricana. La sua intensa attività inizia nel periodo universitario con la partecipazione alla fondazione della Federazione degli Studenti Progressisti, divenendo segretaria della Lega dei Giovani Comunisti. Affronta inchieste che denunciano abusi del regime di Apartheid, contribuendo alla fondazione dell’organizzazione anti-apartheid Congress of Democrats. Si impegna soprattutto nelle tematiche del lavoro e dei diritti civili, in particolare la campagna contro i lasciapassare obbligatori per le donne. Denuncia, inoltre, le discriminazioni del sistema giudiziario verso le persone di colore, le terribili condizioni di lavoro dei minatori e lo sfruttamento dei raccoglitori di patate. La sua attività comprende anche la difesa nel processo contro gli attivisti anti-apartheid, tra cui Nelson Mandela, accusati di tradimento. I primi ostacoli che incontra riguardano la privazione dei suoi diritti civili: le viene proibito di partecipare alla riunioni, di pubblicare articoli e di essere citata da altri. Dopo un periodo di allontanamento dal Paese torna in Sud Africa continuando comunque la sua attività, ma nel 1963 viene incarcerata e subisce torture. È la prima donna bianca a subire la prigione, 117 giorni in isolamento senza accuse. Scarcerata, lascia il Sud Africa e sceglie l’esilio in Gran Bretagna, dove pubblica il libro “117 Days”, in cui racconta la sua esperienza carceraria. Durante questo periodo si impegna, ancora una volta, contro il regime sudafricano. Il 17 agosto 1982 viene assassinata, nell’Università in cui lavora da qualche anno, per mezzo di un pacco bomba inviatole presso il suo ufficio.