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L’ARTE di Raccontare

L'ARTE di Raccontare

Corso con Valeria Corciolani

Cosa accomuna un dipinto di Vermer a una fotografia di Dorothea Lange o alla pagina di un buon libro?
In sostanza l’Arte.
La sottile e perfetta arte del saper raccontare.

Con leggerezza, curiosità e divertimento scopriremo come in pittura, cinema, fotografia e scrittura i meccanismi del racconto seguano una grammatica comune, a costruire un percorso per un’unica e fondamentale meta: catturare, accompagnare e possibilmente lasciare il segno.

Chi è Valeria Corciolani

Vivo a Chiavari, dove sono anche nata in una tiepida notte di fine maggio, da lì in poi e per almeno un lustro, pare fu un discreto delirio.
Narra infatti la leggenda che fossi bastevolmente iena e non mangiassi un tubo, in pratica stavo buona solo in acqua e riuscivano a nutrirmi barattando ogni boccone con favole e filastrocche che mi leggevano fino allo sfinimento. Il fatto di avere di quegli anni solo foto a bagno e libri incrostati di pappe, mi fa supporre che la leggenda non si discosti poi molto dal vero. Può essere che la mia passione per la lettura affondi le sue radici proprio lì.

Formazione artistica e diploma di laurea all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Ho frequentato in contemporanea l’Accademia Disney di Milano, dove ho prodotto ettometri quadrati di paperi (eh sì, passione smodata per Paperino), ma dove sono stata bacchettata e quasi bandita per aver disegnato Topolino nudo.

Argomenti del corso

2 pillole di mezz’ora ciascuna dove ci si muove fra immagini e pagine, osservandone i meccanismi e le analogie per scovare così incastri, legami e perché no, pure inaspettate sorprese.

Parte 1

1- La “Passaporta”: cos’è che ci risucchia dal “qui” e ci fa infilare “lì” dentro a quel racconto.

2- Higt voltage. Ebbene sì: la tensione, quel filo invisibile che lega un elemento all’altro a creare il “mondo” del racconto.

3- Note a margine: le “quinte” che, come in teatro, ci spingono nella profondità del racconto.

Parte 2

1- L’ombelico del mondo: il fulcro, il nocciolo, il punto esatto in cui converge tutta l’energia del racconto; quello che, se raggiunge lo scopo, si aggrappa alla memoria e ci resta.

2- Questione di orizzonte: quando il punto di vista fa davvero la differenza.

3- Un salto nel vuoto: perché il vuoto a volte racconta molto più del pieno.

4- Diamoci un taglio: perché ogni taglio finisce per raccontare una storia diversa.

Estratti video dalle lezioni

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Corso in due lezioni, 1 ora e 10 in totale

Sempre disponibile. Una volta acquistato potrai rivederlo quante volte vuoi.

Adatto a tutti, le lezioni sono autoconclusive

Nessuna competenza richiesta

Bisogna avere immaginazione per scrivere un libro o anche solo un biglietto di auguri, mandare un messaggio a un amico in difficoltà o per condividere la sua gioia.

Pagamento Sicuro

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